Variazione interessi legali per il 2024: riflessi sulle prestazioni previdenziali e pensionistiche

L’INPS recepisce la variazione del saggio degli interessi legali a decorrere dal 1° gennaio 2024, con riflessi sulle sanzioni civili per omesso o ritardato versamento dei contributi e sul pagamento delle prestazioni (INPS, circolare 10 gennaio 2024, n. 5).

È stata fissata al 2,5% in ragione d’anno la misura del saggio degli interessi legali di cui all’articolo 1284 del codice civile a decorrere dal 1° gennaio 2024: lo ha stabilito il Ministro dell’economia e delle finanze con il D.M. 29 novembre 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 11 dicembre 2023.

 

L’INPS, nella circolare in oggetto, esamina l’incidenza di tale variazione (nell’anno 2023 il tasso era fissato nella misura del 5%) sia sul calcolo delle somme aggiuntive per omesso o ritardato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, sia sul pagamento delle prestazioni previdenziali e pensionistiche.

 

Riguardo al primo aspetto, si ricorda che l’articolo 116, comma 15, della Legge n. 388/2000, ha disciplinato l’ipotesi di riduzione delle sanzioni civili, di cui al comma 8 del medesimo articolo, alla misura prevista per gli interessi legali, a condizione che ci sia l’integrale pagamento dei contributi dovuti.

 

Pertanto, la misura del 2,5% di cui al citato decreto ministeriale si applica ai contributi con scadenza di pagamento a partire dal 1° gennaio 2024 mentre, per le esposizioni debitorie pendenti alla predetta data, tenuto conto delle variazioni della misura degli interessi legali intervenute nel tempo, il calcolo degli interessi dovuti verrà effettuato secondo i tassi vigenti alle rispettive decorrenze

 

Anche per le prestazioni pensionistiche e le prestazioni di fine servizio e di fine rapporto in pagamento dal 1° gennaio 2024 troverà applicazione la misura dell’interesse del 2,5%.